A proposito di fragole…

A proposito di fragole…

 

Fragole: tutto quello che c’è da sapere

La fragola ha origini molto antiche: la prima varietà coltivata risale in Francia agli inizi del Settecento.

Originaria dalle Alpi, dove cresceva allo stato selvatico, la fragola (Fragaria vesca, ossia la fragolina di bosco), veniva chiamata “fragrans” dai Romani, in omaggio al suo intenso profumo.

Sulle tavole dell’antica Roma questo frutto compariva per le feste in onore di Adone e, secondo la leggenda, quando Adone morì, Venere pianse copiose lacrime che, una volta a terra, si trasformarono in piccoli cuori rossi: le fragole.

Fino al XVII secolo, in Europa venivano coltivate piante di specie selvatiche autoctone e altre introdotte dall’America del Nord.

Fu un ufficiale francese che importò dal Cile le piante madri utilizzate come base per la costituzione dell’ibrido “Fragaria per ananassa” , a cui appartengono tutte le coltivazioni attualmente diffuse.

La fragola appartiene alla famiglia delle Rosacee; il suo nome scientifico è Fragaria, dal termine latino fragrans, proprio in virtù dell’aroma intenso sprigionato dai suoi frutti, soprattutto quelli che crescono spontanei nei boschi.

In realtà, la fragola non è un vero e proprio frutto, bensì un “falso frutto”, o, meglio, un “frutto aggregato”: da un punto di vista botanico, i veri frutti sono i semini gialli che si trovano sulla superficie del “frutto”.

Dunque, da un punto di vista botanico, le fragole sono “conocarpi”, composti da tanti acheni (semini gialli).

La fragola è considerata un frutto semplicemente  perché non è altro che un ricettacolo ingrossato di un’infiorescenza, posizionata di norma su un apposito stelo.

Nella maggior parte delle fragole i fiori appaiono ermafroditi ma la loro funzione è solamente maschile o femminile, mai entrambe.

Generalmente le fragole non vengono mai prodotte per semina, bensì per trapianto dei figli: spezzoni di rami che partono dalla pianta madre e sviluppano le radici.

La procedura può essere di tipo plasticoltura annuale (con aratura al termine d ogni stagione) o perenne (cn recisione e reimpiego dei figli).

La Specie di fragole più diffusa è la “Fragraria per ananassa”, o fragola da orto/giardino, ottenuta dall’incrocio tra la”fragaria virginiana” nordamericana e la “fragaria cilena”.

Infatti, oltre alle fragole selvatiche, esistono numerosissime varietà di fragole coltivate:

  • Belrubi (di forma allungata)
  • Pocahontas (di forma rotonda)
  • Carezza (di forma conica regolare, di grandi dimensioni)
  • Gorella (a forma di cuore)
  • Alba (a forma conica allungata, con maturazione precoce)
  • Roxana (colore rosso intenso, con maturazione medio tardiva)
  • Arosa (dalla forma rotondeggiante)
  • Darselect (colore rosso intenso, di grandi dimensioni)
  • Sabrosa (nativa della Spagna, di forma conica allungata, molto zuccherina e di dimensioni medio-grande)

Le fragole hanno un modesto potere calorico (100 gr = 33 kcal) e apportano in prevalenza zuccheri semplici (fruttosio), ma sono ricche di acqua (100 gr= 90,5) e di fibre.

Contengono un alto livello di Vitamina C (tenendo presente che la vitamina C favorisce l’assorbimento di sali minerali come il ferro, utile per la formazione dei globuli rossi ed importante anche per i muscoli, e favorisce la formazione del collagene, che aiuta a mantenere la pelle elastica).

Conosciute anche per le loro proprietà antiossidanti, le fragole contengono, inoltre, vitamina A, B1, B2, K e sali minerali come ferro, manganese, potassio e magnesio, cacio, fosforo, zolfo, iodio e bromo.

Per quanto riguarda, invece, le proprietà delle fragole:

  • sono utili per il mantenimento della memoria: l’acido folico contenuto nelle fragole aiuta a tenere attivo il nostro cervello, prevenendo anche malattie come la demenza senile e l’Alzheimer.
  • aumentano le difese immunitarie: il ferro, il calcio e il magnesio aiutano a prevenire raffreddori e reumatismi.
  • migliorano il microcircolo: l’acido acetilsalicilico ha un effetto benefico su gambe gonfie, cellulite e ritenzione idrica.
  • hanno proprietà lassative e favoriscono la diuresi: le fragole apportano benefici anche ai reni e il fosforo gli conferisce proprietà depurative utili anche alla salute del fegato.
  • hanno proprietà antinfiammatorie: esse contengono fenoli che ci aiutano in caso di patologie che causano infiammazioni. Sono utili, quindi, in caso di eterosclerosi, asma e osteoartrite. Apportano benefici anche a chi soffre di trigliceridi e colesterolo alto grazie all’azione di fitonutrienti che apportano benefici a tutto il sistema cardiovascolare diminuendo anche il colesterolo cattivo.
  • sono antiossidanti: le antocianine contenute nelle fragole, che conferiscono il caratteristico colore rosso, sono potenti antiossidanti che aiutano a rallentare l’invecchiamento cellulare.
  • sono antitumorali: la vitamina C, l’acido folico e alcuni flavonoidi, come quercitina e kaempferol, contenuti nelle fragole, prevengono la formazione di cellule cancerogene e contengono, inoltre, anche, acido ellagico (utile a prevenire il cancro).
  • sono importanti per le ossa: il calcio e la vitamina k aiutano le ossa a rimanere forti più a lungo, prevenendo l’osteoporosi.
  • sono importanti per la vista: mangiare tre porzioni al giorno di fragole aiuta a ridurre malattie degli occhi come cataratta e degenerazione maculare.
  • sono efficaci contro gotta e pressione alta: grazie all’acido salicilico, aiutano a mantenere il sangue più fluido, evitando la formazione di placche. Inoltre, l’acido salicilico è utile anche contro i dolori articolari causati da artrosi e artrite.
  • fanno bene all’umore, in quanto stimolano la produzione di serotonina e melanina.
  • prevengono il diabete: le fragole contengono fruttosio e levulosio, zuccheri ben tollerati da chi soffre il diabete. Inoltre, se consumate almeno tre volte a settimana, aiutano a prevenire il diabete di tipo 2.
  • aiutano a dimagrire e attivano il metabolismo: esse contengono enzimi che attivano il metabolismo, aiutandoci a bruciare grassi. Inoltre, aumentano il senso di sazietà, contrastando la fame nervosa.
  • sono ottime per stomaco e intestino: le fibre aiutano il processo di digestione, conferendo un leggero potere lassativo utile a chi soffre di stipsi. Inoltre evitano la formazione di gas addominali. L’infuso di foglie essiccate di fragole è utile in caso di diarrea ed è un rimedio efficace anche per favorire l’espulsione di calcoli renali.
  • prevengono l’infarto: mangiare 3 porzioni (3vaschette) a settimana di fragole e mirtilli ridurrebbe visibilmente i rischi cardiovascolari. Gli antociani favoriscono la dilatazione delle arterie, contrastando l’accumulo di placche e stimolando benefici cardiovascolari.
  • sono utili in gravidanza: aiutano le donne in gravidanza, se non hanno una particolare allergia al “frutto”, a combattere lo stress. Inoltre, l’acido folico è importante soprattutto per la salute del feto.

Oltre alle proprietà benefiche, le fragole possono avere anche delle controindicazioni:

  • Le fragole sono uno degli alimenti con il più alto potere allergizzante, perché liberano istamina e, in soggetti predisposti, può portare sintomi a livello cutaneo o della mucosa orale come orticaria, formicolìo alla bocca, difficoltà respiratorie e mal di pancia. In casi rari, può portare febbre, dermatiti, ostruzioni dei bronchi.
  • Se si soffre di ulcera, gastrite, colite,calcoli renali, cistifellea o diabete, devono essere assunte con cautela.
  • In gravidanza, bisogna lavarle con estrema cura per evitare il rischio toxoplasmosi, in quanto le fragole crescono a terra e possono venire in contatto con concimi animali.