Confessione shock dei ragazzi. “Avevamo fame…così abbiamo pensato di pestare a sangue la guardia”

Nessun pentimento per la morte della guardia giurata di Napoli che morendo ha lasciato moglie e figli.

La confessione dei ragazzi minorenni, accusati di omicidio, lascia senza parole il questore e gli agenti di Polizia. Non hanno mosso ciglio, come se fossero estranei a tutto quello che hanno provocato.

I tre ragazzi minorenni accusati di aver ucciso a guardia giurata Francesco Della Corte, hanno confessato, ma non si sono pentiti.Massima sincerità e nessun pentimento per il branco. Lo sottolinea anche Bruno Mandato, dirigente del commissariato di Scampia: “Non si sono strappati i capelli per l’accaduto di avere provocato la morte di un bravo padre di famiglia.

Uno dei tre, quando ha capito che l’avrebbero rinchiuso, ha abbracciato il padre, a cui è particolarmente legato, preoccupato del fatto che non lo avrebbe rivisto per lungo tempo“. L’investigatore poi spiega che un altro “era angosciato, ma solo perché non sapeva se gli avessero consentito di fare la doccia“.

Solo uno dei tre sembra aver ammesso che il loro gesto è stata una “stronzata” e ha pensato che potesse essere qualcuno che lui amava a subire quell’ingiustizia. “Sì ho partecipato anche io, mi assumo la responsabilità di quanto avvenuto, anche se non ho mai colpito qull’ uomo. Anzi. quando l’ho visto cadere a terra, sotto i primi colpi, ho pensato che quell’uomo poteva essere mio padre. Ho detto: stiamo facendo una stronzata“.

Parole troppo dure da digerire per la donna che non ha più suo marito e i figli che hanno perso il padre mentre stava facendo il suo lavoro.