Un 12enne vittima del bullismo si suicida nel garage di casa. Quando i genitori trovano una lettera di addio il cuore si spezza

L’infanzia dovrebbe essere un momento pieno di gioia, gioco, sicurezza e nuove esperienze.

Ma per Andrew Leach, 12 anni, era l’opposto, la sua infanzia, purtroppo, era un inferno totale.

Il ragazzo decise di porre fine al suo incubo nel modo più triste, suicidandosi.

Il fratello maggiore lo trovò nel garage il 6 marzo.

 

Andy era la vittima preferita di alcuni bulli.
Il bullismo contro di lui peggiorò e divenne molto violento, dopo che il ragazzino confidò ai suoi compagni di squadra che forse era bisessuale.

“Il fatto che Andy avesse manifestato questa sensazione, peggiorò le molestie” – racconta Matt, il padre, alla stazione televisiva WREG.
Sua madre prosegue dicendo che gli altri ragazzi della Southaven Middle School, lo chiamavano “grasso, brutto e inutile”.

Le minacce diventarono molto pesanti, come ad esempio la possibilità di venire addirittura ucciso. Arrivavano messaggi con scritto ” Stiamo venendo a prenderti” – ricorda sempre il padre.

La scuola ed il personale vennero informati della gravità della situazione. Ma nessuno è riuscito a fare qualcosa di concreto.
Andrew si sentiva completamente solo. Il passo verso il tragico gesto era tracciato.

Martedì 6 marzo, il ragazzo, di 12 anni, è stato trovato morto nella sua casa, nel garage, dal fratello sedicenne, anch’egli in passato vittima di bullismo.

La madre di Andy, Cheryl, dice che il figlio ha lasciato una nota di addio alla famiglia dove ha rivelato i piani per porre fine alla sua vita.

Dopo la tragica morte di Andy, sua madre ha condiviso diverse storie strazianti su suo figlio. Tra le altre cose, scrive su Facebook che Andy amava cucinare.

 Andy adorava imparare a cucinare. Non sempre era bravo, ma lo amava. Capitava che tornassi dal lavoro e trovassi rimanenze di prove di cucina di Andy, o avanzi sul suo comodino. Ha sempre pensato a cose che poteva fare per me, per aiutarmi, amava fare piccole cose speciali per me “, scrive la madre.

In un’altra pubblicazione, la madre ha condiviso questa storia:

“Ricordo una volta quando gli feci un bagno. Al pomeriggio mi disse: “Mamma, non voglio più mangiare”. Gli ho chiesto: Perché, dolcezza?”
E lui disse: “Se mangio, crescerò, e poi non sarai in grado di prendermi in braccio”. Dio, mi manca così tanto il mio amore!”

I genitori di Andy, Matt e Cheryl, hanno parlato ai media dopo la sua morte. Desiderano che la tragedia del loro figlio serva ad educare gli altri sui pericoli del bullismo.

“Sono in una crociata e non ho intenzione di mollare”, dice la madre di Andy, Cheryl Hudson

La madre spera che la morte di Andy non risulti vana e vuole battersi affinché il bullismo sia sconfitto..

” Per questo dobbiamo combattere. Se tuo figlio è vittima di bullismo, devi essere presente, se un amico di tuo figlio è molestato, devi fare qualcosa. Quando i ragazzi cominciano la scuola devi essere certo che tutto proceda per il meglio” scrive sempre la mamma.

Purtroppo la storia di Andy non è l’unica.

In una dichiarazione la scuola dice che ” Tutti i casi di bullismo e molestie sono stati trattati con la massima priorità. Agli studenti e ai genitori viene chiesto di comunicare con i dipendenti della scuola quando ci sono problemi di bullismo e possono utilizzare un link sul nostro sito Web, se lo desiderano, per segnalare il bullismo in modo anonimo. I nostri pensieri e i nostri cuori sono con gli amici e la famiglia del giovane studente “.

Purtroppo un’altra tragica notizia.
Da condividere, per mantenere sempre alta l’attenzione.

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