Assolti o Condannati?

Assolti o Condannati?

 

Tutti i casi di cronaca: come sono andati a finire?

 

 

 

 

 

 

Brescia, 4 ottobre 2019: 

Antonio Gozzini, ex assistente tecnico scolastico (in cura per depressione) uccide sua moglie, mentre dormiva, colpendola prima con tre colpi di martello alla testa e, poi, accoltellandola alla gola e, dopo averla vegliata per ore, tenta di togliersi la vita tagliandosi le vene ma viene salvato dall’amico che aveva telefonato dopo il delitto. Durante l’interrogatorio, l’uomo dice: “Non c’era un motivo particolare per cui ho deciso di uccidere mia moglie. So solo che stavo malissimo: in depressione possono succedere queste cose”. In realtà, si scopre successivamente che l’uomo nutriva una forte gelosia nei confronti della moglie perché era convinto di essere stato tradito. Per il Pubblico Ministero l’anziano è da condannare all’ergastolo perché ha «agito per vendetta». Per la Difesa, invece, l’imputato è da assolvere per incapacità di intendere e volere. Ma, per la Corte d’Assise di Brescia, presieduta da Roberto Spanò, questo gesto è dovuto “soltanto” al fatto che l’ottantenne fosse affetto da un disturbo delirante «tale da escludere totalmente la capacità di intendere e volere». L’uomo è stato prosciolto dall’accusa di omicidio aggravato e premeditazione perché affetto soltanto da “un delirio di gelosia”.