Coronavirus: perché pochi contagi in Africa?

 

 

 

 

 

 

 

 

I casi di Coronavirus in Africa sono pochissimi: gli esperti stanno cercando di studiare il fenomeno per capirne i motivi.

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo fenomeno risulta alquanto strano, visti gli stretti rapporti commerciali del continente con la Cina, luogo di origine della diffusione, e l’elevato numero di abitanti che raggiungono circa 1,3 miliardi di unità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Secondo i dati riportati dalla rivista New Scientist, ci sono soltanto 95 casi documentati nel continente africano.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questa notizia desta curiosità soprattutto perché gli abitanti del continente africano sono notevolmente esposti a malattie come malaria, tubercolosi e Hiv e, quindi, sono considerati a rischio a causa della fragilità del sistema sanitario.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

I motivi di questo fenomeno possono essere:

 

 

 

 

  • L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) si è da subito adoperata per fornire ad alcuni paesi le risorse necessarie all’individuazione e alla gestione del virus e, quindi, i Paesi sono attrezzati per le emergenze.

 

  • Le misure di isolamento adottate hanno giocato un ruolo importante,infatti è stata imposta la quarantena tempestiva a chi proveniva dai paesi considerati pericolosi e hanno effettuato preventivamente gli screening negli aeroporti.

 

  • Circa il 60% dei contagiati è asintomatico e quindi, per questo, non sono stati rilevati casi particolari.

 

  • i paesi africani, pur essendo più vulnerabili, sono altresì più resistenti, vista la bassa soglia dell’età media della popolazione.

 

  • probabilmente il clima più caldo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Se ci dovesse essere bisogno di combattere focolai nel continente, i sistemi sanitari potrebbero collassare, a causa del precario stato di emergenza derivante dalla presenza di malattie come morbillo, ebola e altre patologie che provocano già moltissime vittime”, dice Mark Woolhouse dell’Università di Edimburgo.