Famiglia reale: da dove provengono le risorse finanziarie?

E’ noto, oramai, che il principe Harry d’Inghilterra e sua moglie Meghan Markle non faranno più parte della famiglia reale.

 

Secondo quanto stabilito da due comunicati (uno della Regina Elisabetta e l’altro di Buckingham Palace, la residenza ufficiale reale), pubblicati dal sito ufficiale della Corona britannica il 18 gennaio 2020, Harry e Meghan non potranno più usufruire dei loro titoli reali e, inoltre, non riceveranno più fondi pubblici.

 

I due hanno deciso anche restituire i soldi con cui è stata ristrutturata la loro residenza di Frogmore Cottage, che, comunque rimarrà la loro casa di famiglia, nel Regno Unito.

 

Ma… cosa comporta far parte della famiglia reale? da chi vengono gestite le proprietà della Corona? su quali risorse possono contare i componenti della famiglia reale? e la regina, invece? cosa spetta alla regina?

 

Partiamo dal fatto che le fonti di guadagno della Regina Elisabetta sono tre: una proviene dal governo britannico, mentre le altre due sono fonti di guadagno private. Questo è quanto stabilito nel nuovo sistema di finanziamento della Corona, il Sovereing Grant, entrato in vigore nel 2012.

 

Il Sovereign Grant prevede che le spese ufficiali della Regina siano pagate con fondi pubblici e in cambio la Regina cede ai sudditi tutti i guadagni provenienti dal Crown Estate (è il portafoglio finanziario di proprietà della Corona britannica).

 

Il Sovereign Grant, in realtà, riprende, in linea generale, le caratteristiche di un accordo stipulato nel 1760 (dai tempi della conquista normanna), da re Giorgio III con il governo britannico, che riguardava la gestione delle proprietà della Corona. Secondo l’accordo, le proprietà della Corona sarebbero state gestite dal governo britannico, mentre i guadagni ottenuti sarebbero stati ceduti al Tesoro. In cambio di questa concessione però, alla Corona doveva essere riconosciuto un pagamento forfettario annuale.

 

Nonostante siano state fatte delle modifiche al vecchio accordo, arrivando, poi, al Sovereign Grant, i due sistemi hanno un punto in comune: le risorse finanziarie vengono stabilite in base ad una percentuale dei guadagni ottenuti dalle attività del Crown Estate. Inizialmente, questa percentuale era del 15%, ma, poi, è stato aggiunto un ulteriore 10% per far fronte alle spese di manutenzione di Buckingham Palace che verranno fatte nei prossimi 10 anni. I soldi non spesi non ritornano al governo, ma vengono accantonati in un fondo di riserva (Sovereign Grant Reserve).

 

Oltre al Sovereign Grant, la Regina ha altre due fonti di guadagno:

  • il Privy Purse (traducibile in italiano con “Borsello privato”), che è finanziato con le proprietà del Ducato di Lancaster, appartenenti alla Regina. Le risorse del Privy purse provengono, precisamente, da quattro fattori: proprietà finanziarie, agricole, commerciali e residenziali.

  • i guadagni privati che la Regina ottiene ogni anno da altri investimenti e dalle sue proprietà private, come la residenza di Sandringham e il Balmoral Castle, che la regina ha ereditato dal padre Giorgio VI. Ma va detto che, sui propri guadagni privati e su quelli raccolti con le proprietà del Ducato di Lancaster, ogni anno, la Regina versa delle tasse.

     

Facendo qualche calcolo, basandoci sul 2019, viene fuori:

  • Sovereign Grant: risorse complessive per un valore di 82,2 milioni di sterline (oltre 96 milioni di euro)

  • spese ufficiali provenienti dal Sovereign Grant ( per intenderci, il 15% destinato alle spese): 67 milioni di sterline (quasi 78,5 milioni di euro). Tra queste: 23,2 milioni sono stati spesi per pagare gli stipendi, 37,8 milioni per costi di manutenzione dei vari palazzi reali (tra cui St. James’ Palace e Windsor Castle) e 4,6 milioni per i viaggi.

  • soldi non spesi:  44,4 milioni di sterline (circa 52 milioni di euro).

  • Privy Purse: 549 milioni di sterline (oltre 643 milioni di euro), generando utili netti per 21,7 milioni di sterline (quasi 25,5 milioni di euro).

  • sui guadagni privati provenienti ogni anno da altri investimenti e dalle sue proprietà private, non ci sono dati disponibili.

Per quanto riguarda, invece, il nipote Harry e sua moglie Meghan:

  • il 5 per cento delle loro risorse economiche è stato fornito dal Sovereign Grant, ma il sito dei duchi specifica che i fondi pubblici non sono mai stati usati.

  • Il restante 95 per cento fino ad oggi è provenuto dai profitti generati da un altro fondo, quello di proprietà del Ducato di Cornovaglia, a cui capo attualmente c’è il Principe di Galles Carlo, padre di Harry e figlio della Regina Elisabetta.

Proviamo anche qui a fare due calcoli sul loro patrimonio, prima che i due decidessero di lasciare la famiglia reale:

  • il Ducato di Cornovaglia ha proprietà per un valore di circa 763 milioni di sterline (quasi 894 milioni di euro), che generano profitti intorno ai 20 milioni di sterline (quasi 23,5 milioni di euro). A Carlo, il finanziamento delle attività di Harry e del fratello William (mogli e figli compresi) è costato oltre 5 milioni di sterline (oltre 5,8 milioni di euro).

  • per quanto riguarda i costi di ristrutturazione di Frogmore Cottage, è vero che sono stati usati fondi pubblici, provenienti dal Sovereign Grant, in quanto la residenza fa parte del gruppo di palazzi i cui costi di mantenimento sono coperti dall’accordo tra il governo e la Corona per la cessione dei profitti provenienti dal Crown estate. Nell’accordo con la Regina è prevista la restituzione dei soldi di ristrutturazione alla Corona.

Harry e Meghan hanno deciso, in accordo con la famiglia reale, di rinunciare ai fondi pubblici, ma ad oggi non è chiaro in che modo si manterranno in futuro e come cambieranno i rapporti finanziari con Carlo.

L’unica cosa certa, a proposito di Harry e Meghan è che, al momento, non possono più usufruire dei guadagni privati. Tuttavia, la residenza di Frogmore Cottage rimarrà la loro casa di famiglia nel Regno Unito.