iPhone rallentati: Apple costretta a rimborsare

Cinquecento milioni di dollari: è questa la cifra che l’azienda californiana deve pagare.

 

 

 

 

Tutto inizia nel periodo che va da  dicembre 2017 a giugno 2018:  vengono depositate 66 class action riguardanti i rallentamenti registrati sui vecchi iPhone, a seguito di un aggiornamento software.

 

 

 

 

 

Apple cercava di rallentare gli iPhone, per costringere i consumatori a nuovi acquisti. Questo è quello che emerge da alcuni test effettuati. Sui terminali che hanno qualche anno si può riscontrare un abbassamento delle frequenze d’uso dei processori e quindi prestazionale. Apple ammette che sugli iPhone6, iPhone 6s e iPhone SE, con l’introduzione di iOS 10.2.1, era stata implementata una funzione che protegge dai rischi di auto-spegnimento dovuti alla caducità delle batterie. In pratica, secondo Apple, i picchi di energia richiesti dal software potrebbero non essere sostenibili dagli smartphone più vecchi e quindi l’unica soluzione è rallentarli. Questa funzione viene, poi, estesa a tutta la serie 6 e alla serie 7 (con iOS 11.2).

 

 

 

 

Nell’ aprile 2018 vengono unite tutte le class action in un’unica vertenza presso la corte del distretto settentrionale della California. Questo confronto legale si è risolto solo la settimana scorsa, con un accordo che prevede un esborso minimo di 310 milioni di dollari e massimo di 500 milioni di dollari, in relazione al numero di dispositivi interessati.

 

 

 

 

 

 

Il caso, nel 2018, ha interessato anche l’Italia. L’Autorità Garante per la Concorrenza ha imposto il pagamento di 10 milioni di euro: “5 milioni per non aver correttamente informato i clienti “delle maggiori richieste di energia del nuovo sistema operativo e dei possibili inconvenienti” e altri 5 milioni per non aver “fornito ai consumatori adeguate informazioni circa alcune caratteristiche essenziali delle batterie al lito, quali la loro vita media e deteriorabilità, nonché circa le corrette procedure per mantenere, verificare e sostituire le batterie al fine di conservare la piena funzionalità dei dispositivi”.

 

 

 

 

 

 

Molto probabilmente, anche altri modelli successivi (iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6s, iPhone 6s Plus, iPhone SE, iPhone 7 e iPhone 7 Plus) potrebbero presentare lo stesso problema, mentre “A partire da iOS 12.1, iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X comprendono questa funzione; iPhone XS, iPhone XS Max e iPhone XR comprendono questa funzione a partire da iOS 13.1”, sottolinea l’azienda. Per controllare se la modalità “rallentata” è attiva è sufficiente avviare l’iPhone, accedere a “Impostazioni”, poi “Batteria” e “Stato Batteria”.