Il governo fa sapere che si può donare senza timori, ma bisogna considerare alcuni aspetti.
Donare sangue è importantissimo, soprattutto nella fase in cui ci troviamo: i centri di donazione avranno il compito di supervisionare sulla sicurezza del sangue donato.
I donatori, invece, dal canto loro, devono tenere conto di alcune cose:
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In ogni caso, deve essere in ottime condizioni di salute (no, quindi, se febbricitante o influenzato)
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Deve astenersi per almeno 14 giorni dalle donazioni se proveniente da un viaggio nella Repubblica Popolare Cinese o dai comuni lombardi e veneti sottoposti alle misure urgenti di contenimento del contagio.
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Se ha effettuato la terapia per l’infezione da SARS-CoV-2, deve informare il proprio medico dei precedenti spostamenti, specie se comprendenti la Cina ed i paesi italiani elencati tra le zone rosse.
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Se ritiene di essere stato esposto al rischio di infezione da Coronavirus, deve astenersi.
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Deve comunicare se gli è stata diagnosticata l’infezione o se ha avuto sintomi simili a quelli provocati dal Coronavirus, sia nel caso in cui abbia seguito una terapia a riguardo, sia se non ha fatto ancora una terapia.
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E’ importante informare il Servizio Trasfusionale di riferimento dell’eventuale comparsa dei sintomi associabili a quelli causati dal Coronavirus se si ha già donato.
Quindi, unica precauzione è sospendere la donazione per quattordici giorni, in tre casi:
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se si è provenienti da un viaggio in Cina oppure da una visita o sosta presso le zone rosse
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se si è venuto a contatto con persone infette (l’infezione deve essere comunque certificata da Sars-CoV-2)
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se si presentano sintomi assimilabili a quelli descritti dalla nuova circolare 2 marzo 2020 del Centro Nazionale Sangue