Coronavirus: in cerca di risposte

Coronavirus: arriva una lettera indirizzata al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede.

 

 

 

La Giunta dell’Unione delle camere penali vuole delle risposte dal ministro, sottolineando che «è giunto il momento di dare agli “utenti della Giustizia” una risposta logicamente e scientificamente ineccepibile.

 

 

 

 

 

 

“Se avete deciso, e ne avrete avute tutte le ragioni, di chiudere le scuole di tutta Italia, dovete spiegarci perché non chiudere, salvi i processi urgenti ed indifferibili, i Tribunali. Ancor meno comprensibile è l’idea di rimettere ogni decisione ai responsabili degli uffici giudiziari, senza vincolarli a parametri univoci e categorici, ispirati e regolati dagli unici criteri rilevanti, cioè quelli della scienza medica e della tutela della salute pubblica. Non può essere rimessa agli avvocati la valutazione delle condizioni e dei parametri di salvaguardia della salute pubblica. Perché questa ineccepibile considerazione non dovrebbe invece valere per un Procuratore della Repubblica o per un Presidente di Corte di Appello? In nome di cosa, cioè di quali cognizioni scientifiche si chiudono alcuni Tribunali, e se ne tengono aperti altri? In una situazione di allarme sociale e di crescente ansia dei cittadini, regole di comportamento inspiegabilmente diverse adottate in relazione a situazioni equivalenti creano sconcerto, rabbia, smarrimento, fino ad arrivare ad avere una paura irrazionale e incontrollabile”.

 

 

 

 

perché  si è scelto di chiudere Le scuole e gli stadi , mentre i tribunali no?