STOP AI CAMPIONATI…

Vista l’emergenza epidemiologica e le misure urgenti in materia di contenimento per la diffusione del virus, il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha indetto una riunione straordinaria per oggi pomeriggio alle 15.00 in Sala Giunta con le Federazioni degli Sport Professionistici (Calcio, Pallacanestro, Golf e Ciclismo) e degli Sport di Squadra (Baseball, Softball, Handball, Pallanuoto, Pallavolo, Rugby, Hochey Ghiaccio, Hockey Prato, Hockey a Rotelle, Football Americano, Cricket e Palla Tamburello).I Presidenti impossibilitati a presenziare di persona si collegheranno via Skype.

Anche il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha convocato per le ore 14 di domani, martedì 10 marzo, un Consiglio Federale straordinario in conference call per affrontare l’emergenza Covid-19 al termine del Consiglio non si terrà la consueta conferenza stampa. Giornalisti, fotografi e operatori televisivi sono invitati a non stazionare sotto la sede della Federazione. Al termine del Consiglio saranno inviati alle redazioni e pubblicati sul sito della FIGC un comunicato stampa e un video con le dichiarazioni del presidente federale Gabriele Gravina.

 

Nessun controllo speciale all’aeroporto di Valencia per l’Atalanta, nonostante la provincia di Bergamo rientri nel novero delle “zone arancioni” del dpcm del governo per il Coronavirus. La squadra di Gasperini, che domani sera disputerà a porte chiuse il ritorno degli ottavi di finale di Champions League dopo il 4-1 dell’andata, è partita senza problemi questa mattina da Orio al Serio ed è atterrata in Spagna poco dopo mezzogiorno. L’Atalanta non sta usando protezioni particolari come guanti e mascherine ma, come informa una fonte qualificata vicina alla squadra, questa trasferta è “blindata”: i giocatori e lo staff, di fatto, sono isolati dal mondo esterno. Per precauzione, sono state annullate tutte le attività media in loco.

 

Barcellona-Napoli, ritorno degli ottavi di Champions League in programma mercoledì 18 marzo, potrebbe giocarsi a porte chiuse. Lo scrive Marca, spiegando che le autorità catalane sono contrarie all’accesso del pubblico al Nou Camp, come misura di prevenzione per il coronavirus. “Al momento è un’ipotesi, non è stato ancora deciso nulla, prima dobbiamo parlare con il Barcellona. Per questo ci incontreremo tra oggi e domani – ha dichiarato Gerard Figueras, segretario generale dello sport della Generalitat, a Catalunya Radio – La prudenza raccomanda di giocare a porte chiuse. Dal mondo dello sport dobbiamo cercare di essere più rigorosi possibile con l’applicazione di protocolli e raccomandazioni sulla salute, nonostante ciò abbia conseguenze sportive ed economiche”. La maratona di Barcellona, ;;che doveva svolgersi domenica 15 marzo, è stata già rinviata al 25 ottobre per “continuare a lavorare sul contenimento del coronavirus”.

Si giocherà a porte chiuse Paris Saint Germain-Borussia Dortmund, ritorno degli ottavi di Champions, in programma mercoledì sera a Parigi. Lo ha annunciato il quartier generale della polizia di Parigi: “Coronavirus: in applicazione delle misure annunciate ieri sera dal consiglio di difesa, il prefetto di polizia ha deciso che la partita #PSGBVB si svolgerà a porte chiuse”

Portavoce Lazio, ‘No a sindrome scudetto negato come 1915’

 

“Non sarà facile imbrogliare il presidente Claudio Lotito da parte di ministri demagoghi e dirigenti irresponsabili che non capiscono”che l’eventuale decisione di fermare il campionato “significherebbe far saltare tutti i diritti televisivi e condannare al fallimento la gran parte delle società calcistiche italiane”. A sentenziarlo è il portavoce della Lazio, Arturo Diaconale, nella sua consueta rubrica Taccuino Biancoceleste. Nell’ipotizzare un possibile slittamento del massimo campionato nei mesi successivi, magari al posto degli Europei che a quel punto si disputerebbero nel 2021, Diaconale usa il parallelismo con un altro precedente, quello del 1915 allo scoppio della Grande Guerra, che bloccò il campionato prima della sua naturale conclusione e che da tempo la Lazio recrimina in sede Figc: “Così come non bisogna cedere al panico per il Coronavirus, non ci si deve abbandonare al panico per sindrome da scudetto negato. Al momento l’interruzione del campionato è una ipotesi ancora da verificare”.